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mercoledì 15 marzo 2017

SUL MONTE CAGNO L’IMPRONTA DI DINOSAURO PIÙ GRANDE MAI DOCUMENTATA IN ITALIA

TEROPODI
Su un versante del Monte Cagno, che assieme al Monte Ocre forma una piccola dorsale dell'Appennino abruzzese, è stata scoperta l'orma del più grande dinosauro bipede vissuto in Italia, accompagnata da tracce di dimensioni più contenute. Il gruppo di orme fu individuato una decina di anni fa, nel 2006, ma soltanto grazie all'utilizzo delle nuove tecnologie e il supporto di un drone i ricercatori del Dipartimento di Scienze della Terra dell'Università Sapienza di Roma e dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) sono riusciti a studiarle nel dettaglio. Equipaggiando il drone con una fotocamera ad alta risoluzione e utilizzando software di fotogrammetria sono riusciti a ricostruirle in ambiente virtuale, determinando diverse caratteristiche peculiari degli animali, che tuttavia non è ancora possibile classificare con certezza.


in foto: Il punto esatto del Monte Cagno dove sono state scoperte le orme

Si sa solo che si trattava di teropodi, ovvero dinosauri bipedi che nella maggior parte dei casi erano carnivori; a questo gruppo appartengono specie note a chiunque come il tirannosauro e il velociraptor, divenute celebri anche grazie alla serie di successo Jurassic Park, firmata da Steven Spielberg e tratta dal romanzo del compianto Michael Chricton. Il gruppo di impronte, site a circa 2mila metri di quota e raggiungibili dopo un paio di ore di escursione soltanto in estate e autunno, ovvero quando non vi è presenza di neve, probabilmente è stato lasciato in tempi differenti e non con un unico passaggio. Del resto ben poche specie avrebbero potuto accompagnare il proprietario dell'orma più grande, lunga ben 135 centimetri.



in foto: I paleontologi al lavoro sul Monte Cagno

Secondo il paleontologo e geologo Paolo Citton della Sapienza, sarebbe stata lasciata da un teropode gigantesco mentre si riposava in loco; la posizione dell'orma e di una simile e parallela suggeriscono infatti che l'animale fosse accovacciato. Tra i vari dettagli, oltre alle tracce lasciate dalle dita, si notano quelle dei metatarsi e anche quella dell'articolazione della caviglia. Le altre orme hanno invece una forma molto più allungata e contenuta in dimensioni. Furono lasciate tra i 125 e i 113 milioni di anni fa, nel Cretaceo inferiore, ben prima del Tardo Cretaceo, che, com'è noto, fu teatro dell'estinzione dei dinosauri. I dettagli della ricerca italiana sono stati pubblicati sulla rivista specializzata Cretaceous Research (Elsevier).




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